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Chi siamo
A.N.I.O.C. è l'acronimo di Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche ed è nata nel 1949 con lo spirito di unire, in una sola grande famiglia, tutti i decorati degli ordini cavallereschi. Negli anni successivi la rete si è sviluppata nelle diverse regioni e province italiane e in molti comuni ed oggi conta migliaia di iscritti.
In Piemonte l'A.N.I.O.C. è particolarmente radicata ed in continuo sviluppo e a Torino, il cui Delegato è il Cav. Dott. Mario Rodolfo Baschirotto, conta circa 200 iscritti.
L'A.N.I.O.C. è indipendente da qualsiasi partito politico e non ha scopo di lucro; tre sono le sue principali finalità:
- sensibilizzare e coltivare l'amor di Patria nel rispetto dei
valori del Risorgimento che hanno portato all'unificazione
del Paese;
- rafforzare il ruolo delle istituzioni cavalleresche e la
diffusione dei loro ideali;
- valorizzare l'impegno civico degli insigniti affinché il loro contributo sociale possa essere di esempio.
In un momento in cui i principi che sono alla base della convivenza civile, primo fra tutti il rispetto delle istituzioni, sono spesso messi in discussione, gli obiettivi dell'A.N.I.O.C. appaiono ancor più rilevanti nel contribuire a difendere quei valori che sono alla base del progresso di una società.
E' dunque una priorità dell'A.N.I.O.C. estendere la rete dei soci che possono concorrere, con il loro impegno, a dare visibilità alle iniziative di carattere sociale e culturale.
Oggi in Italia ci sono valori risorgimentali che non hanno perso la loro forza civica. Tra questo lo stretto legame tra diritti e doveri che, del resto, emerge con forza nella parte I della nostra Costituzione intitolata appunto "Diritti e doveri dei cittadini".
"Credo fermamente che la nostra società possa essere da noi cittadini continuamente migliorata non solo per una responsabilità giuridica che trova il suo fondamento nella Costituzione ma, prima ancora, per una responsabilità morale che ciascun individuo deve sentire" così si esprime il cav. dott. Mario Baschirotto, esponendo le ragioni che lo hanno motivato ad assumere l'incarico di Delegato di Torino.